lunedì 21 gennaio 2013

"I believe in a thing called... Samsung": La contronarrazione Samsung colpisce Apple dritto al cuore del suo "molto più di"


"Wanna see a picture of my cat?" 
"No..."

La Lunga Fila davanti allo Store ammazza il tempo come può. Aspetta fiduciosa di poter mettere le mani sul Nuovo Desideratissimo Modello di Smartphone.

Il Nuovo Modello sarà qualcosa di incredibile.
Il Nuovo Modello sarà qualcosa di mai visto.
Il Nuovo Modello cambierà tutto.

Noi crediamo nel Nuovo Modello.

Ma ecco, qualcosa turba l'attesa. Qualcosa di inaspettato. Qualcosa di diverso.



"I don't know what I believe in anymore..."
Tutto è cambiato. 

Non è solo uno spot. Non contiene solo delle informazioni commerciali. Non cerca solo di attirare la nostra attenzione. Non cerca solo di influire sulla nostra propensione all'acquisto di un prodotto.

In concreto, questo è Corporate Storytelling. Storytelling è qualcosa in più di "dico cose, racconto a gente": è lo studio strategico del funzionamento e dell'efficacia dei racconti. E un racconto efficace è un racconto che fa la differenza, che produce gli effetti per cui è stato progettato.


Anche questo spot (uno di una lunga serie) è un affondo diretto al cuore del mito Apple. Un'offensiva mirata, nella guerra sistematica di Samsung contro la supremazia (narrativa e di mercato) della Mela di Cupertino. Se iPhone è molto più di uno smartphone, Samsung cerca di colpire proprio sul terreno di quel molto più.

Quando i mercati sono in crisi la concorrenza raggiunge i massimi livelli di conflittualità, e ogni vantaggio competitivo può fare la differenza, sul terreno dei non solo e dei molto più si vive o si muore.

La narrazione è il filo rosso che collega le identità e le esperienze individuali ai prodotti, ai brand e alle aziende. E la contro-narrazione è lo strumento per recidere il legame tra i consumatori e un brand, e crearne uno nuovo con un brand diverso.

Fare Corporate Storytelling per organizzazioni, aziende, brand e prodotti non è un moda, né un passatempo, né un'arte, né uno sport.

E' un'emergenza.

(Tratto da: "Corporate Storytelling: perché le aziende oggi devono sapersi raccontare?" - Articolo completo pubblicato su intervistato.com )