Al giorno d'oggi si capita ovunque in modo casuale e io, per caso, sono finito in uno sconnesso mondo-specchio digitale.
Trauma è l'esperienza digitale di un piccolo metaverso narrativo (in altro modo non saprei definirla). Densa e opaca. Straniante, ma intuitiva - ed empatica.
Difficile definirla "gioco", vista la scarsa carica performativa. E' più una macchina-racconto, un artefatto da evocazione. L'importante non sono le mie azioni, ma il racconto che attivano. E le emozioni in cui mi immergo.
mercoledì 21 settembre 2011
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